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Oasi Variconi

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Passeggiata con il Touring Club Campania

Sabato 9 Aprile 2022 - Alla Riserva dei Variconi con il Touring Club Campania

Entrare quest’anno nel programma del Touring Club Campania è stato per noi una grande gioia. Contattati dal socio attivo Antonio Sarracco del Club di Territorio Terra di Lavoro, ci siamo subito attivati per spiegare come si sarebbe svolta la giornata in cui i Volontaria de Le Sentinelle avrebbero accolto i Soci del Touring Club. La visita è stata preceduta da una giornata di perlustrazione e organizzazione con il socio attivo Antonio Sarracco.

Così Sabato 9 Aprile 2022 un ampio gruppo di persone, tra i partecipanti il consigliere e console regionale Giovanni Pandolfo, ha finalmente conosciuto la nostra realtà e il nostro territorio.

Antonio Sarracco, ha così raccontato la giornata:

“Nonostante le condizioni meteo incerte e il forte vento di scirocco, possiamo certamente ritenerci soddisfatti del buon esito dell’escursione in quella che resta una delle poche e rare zone umide d’Italia, zona a protezione speciale tutelata in ambito internazionale dalla Convenzione di Ramsar.

Dopo i saluti di rito del Console Regionale Giovanni Pandolfo e del sottoscritto, promotore dell’iniziativa, la parola è passata ai padroni di casa, i volontari dell’associazione Le Sentinelle dei Variconi, rappresentati dalla gentilissima presidente Paola Castelli. Accompagnati dalla guida, esperta e appassionata, dott. Pasquale Liccardo, ci siamo incamminati lungo il sentiero che dal cancello d’entrata conduce alla foce del fiume Volturno e quindi al mare. Lungo il percorso i primi incontri con qualche folaga, uccello acquatico caratterizzato dal bianco della fronte che contrasta con il piumaggio nero del corpo, che pur non essendo un palmipede, grazie alla particolare conformazione delle falangi dei piedi, riesce a nuotare agevolmente al pari delle anatre. In lontananza, nelle pozze di acqua salmastra, tra fitti cespugli di giunchi, che un tempo le donne di Castel Volturno utilizzavano per realizzare ceste e nasse, si scorgono alcune bufale al pascolo e qualche airone quardabuoi, chiamato così per l’abitudine di posarsi sul dorso degli animali ripulendoli dai parassiti. A metà strada si raggiunge un primo capanno in legno, posizionato per favorire la pratica del birdwatching, con una finestra orientata verso la foce dove si scorge una coppia di germani reali, per niente infastiditi dalla nostra presenza. Si raggiunge quindi la spiaggia dove si resta colpiti dalla quantità impressionante di tronchi e rami che il fiume ha riversato in mare ed il mare restituito alla terra durante le mareggiate. Purtroppo è notevole anche la quantità di detriti in plastica che, nonostante si cerchi periodicamente di raccogliere e differenziare grazie all’intervento di volontari, continuano ad essere trasportati inesorabilmente a riva. Evidente l’effetto dell’erosione del mare che, con le sue correnti, riesce a vincere la forza del fiume la cui energia viene trattenuta dalle dighe realizzate lungo il suo percorso.

Touring Club Campania  ai Variconi

Sulla riva opposta del fiume, la riva destra, si notano i così detti cala-cala, versione moderna dei trabocchi abruzzesi, che svettano sulla cortina di case costruite ad un palmo dalla riva. Sulla via del ritorno si sosta nel secondo capanno di avvistamento, realizzato sulle rive del lago grande, ricostruito da poco, dopo che il primo capanno fu distrutto da un incendio doloso nella primavera di due anni orsono. La presenza di questi capanni consente di ospitare anche gli ornitologi, che periodicamente si dedicano alla cattura temporanea degli uccelli per la procedura di inanellamento.

Il clima ancora freddo ed una primavera un po’ tardiva non ci hanno dato la possibilità di incontrare gli uccelli migratori che normalmente transitano per l’oasi, volendo tornarci in autonomia il mese prossimo si potrà apprezzare la riserva nella sua veste primaverile e con nuovi colori.

Concludiamo la visita con interessanti spunti di riflessione sulla situazione generale di una zona così trascurata e violentata dalla mano dell’uomo, sacrificata in nome di una accoglienza post-terremoto giustamente pretesa dallo Stato, mai minimamente ripagata, una zona difficile, ma con tanta bella gente che lotta per ridarle dignità, che cerca di far conoscere queste unicità, in modo da aprire le porte ad iniziative di collaborazione fra tutte le realtà associative che sono una risorsa fondamentale per il riscatto del territorio e per catturare la massima attenzione delle Istituzioni, affinché si investa seriamente e con continuità su un territorio dalle enormi potenzialità turistiche e naturalistiche”

La visita ai Variconi va fatta almeno 4 volte l'anno, in modo da poter godere dei colori che cambiano durante le 4 stagioni, per questo abbiamo inviato i soci del Touring Club a tornare nuovamente a trovarci presto.