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Oasi Variconi

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Buoni Comportamenti nelle Aree Protette, e alcune curiosità

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Le "aree protette" proteggono, conservano, valorizzano e permettono di vivere razionalmente la natura per tramandarla alle future generazioni

La Riserva de "I Variconi" è liberamente accessibile tutti i giorni, gratuitamente.

BUONI COMPORTAMENTI E PICCOLI ACCORGIMENTI per godere della Natura RISPETTANDOLA

(in questa e in tutte le aree protette del mondo)

La CACCIA e l'introduzione di armi o parti di esse, sono severamente vietate.

Campeggiare e bivaccare liberamente, non è consentito.

Non gridare e non ascoltare musica ad alto volume. La quiete e il silenzio sono beni preziosi e ci consentono di ascoltare gli abitanti della Riserva.

E' vietato accendere fuochi. Non abbandoniamo mozziconi accesi che potrebbero procurare incendi.

E' vietato l'uso di veicoli a motore. Proseguendo a piedi avremo maggiori opportunità di scoprire e di entrare in contatto con la vera natura.

Non dare cibo agli animali selvatici per evitare comportamenti per loro nocivi e per non compromettere l'equilibrio alimentare naturale.

Se porti il tuo cane con te, conducilo al guinzaglio e trattienilo da aggressioni alla fauna.

Non danneggiare cartelli, panchine e strutture perché sono un bene di tutti, e frutto di grandi sacrifici.

Non raccogliere piante, erbe o fiori, ma osservali in natura e scatta loro una foto, in generale non sottrarre nulla all'ambiente.

Non avvicinarti ai nidi degli uccelli acquatici, il disturbo potrebbe causare effetti nocivi a uova e piccoli.

Usa i cestini per depositare i rifiuti, e quando non ne trovi, portali fuori con te.

Ricorda di portare un binocolo per osservare da vicino gli uccelli acquatici, scarica la mappa con i sentieri per visitare la Riserva

 

SPECIE FAUNISTICHE DI FACILE AVVISTAMENTO

FOLAGA

FOLAGA

La Folaga si riconosce per la colorazione totalmente nera e la vistosa placca bianca sulla fronte.

FOLAGA Anche il becco è bianco, mentre l'iride è rossa. Si immerge in acqua alla ricerca del cibo, costituito da alghe e vegetali. È presente sia in estate che in inverno. Le sue zampe sono strutturate in modo da consentirgli di nuotare bene e a lungo, difatti passa gran parte della sua esistenza in acqua.

GERMANO REALE

GERMANO REALE

 

Il Germano reale è la più diffusa tra le specie di anatre selvatiche, è un'anatra di superficie, può raggiungere i 1.400 gr. di peso. Il maschi si differenzia nettamente dalla femmina per dimensione e piumaggio, ha la testa e il collo verdi con riflessi metallici, petto marrone, corpo grigio e un sottile collare bianco sotto il collo. I maschi sono generalmente più numerosi delle femmine, anche a causa dell’alta mortalità che si registra tra queste ultime durante l’incubazione. La femmina ha un piumaggio color bruno chiaro striato. Il Germano non si immerge in acqua alla ricerca di cibo.

 

anatre di superficieUna divisione viene fatta tra anatre di SUPERFICIE e anatre TUFFATRICI riconoscibili per il modo di alimentarsi e per il tipo di involo, le anatre di superficie cercano i cibo immergendo solo la parte anteriore del corpo e spiccano il volo balzando in aria direttamente dalla posizione di galleggiamento,

Anatre tuffatrici le anatre tuffatrici per alimentarsi si immergono completamente potendo raggiungere anche diversi metri di profondità, e hanno di regola bisogno di una breve rincorsa per involarsi.

Le Anatre di Superficie sono ad esempio, il Germano reale, l'Alzavola, il Codone, il Mestolone e la Marzaiola, le Anatre Tuffatrici sono invece la Moretta, la Moretta tabaccata e il Moriglione.

 

ALZAVOLA

ALZAVOLAAnche l'Alzavola è un'anatra di superficie, ed è tra le più piccole e proprio per questo ama le zone umide d’acqua dolce non eccessivamente profonde. Uno degli elementi più caratteristici dell’Alzavola sono gli “specchi alari” verde smeraldo. Le ali, infatti, sono un vero arcobaleno, con strisce orizzontali bianche e nere, e trasversali, marrone, bianco e verde smeraldo, che diventano ben visibili in volo. La testa è marrone-rossiccia e la maggior parte del corpo presenta sfumature tra il grigio e il panna, picchiettate di puntini scuri sul petto. La coda è prevalentemente bruna, ma il maschio rivela una macchia gialla su sfondo nero nel sottocoda. La femmina della specie costruisce il nido sulla terraferma, all'asciutto, su uno strato di densa vegetazione; lo riempie poi gradualmente di piume, anche per nascondere uova o pulcini da eventuali predatori nei paraggi. Le uova vengono covate per una ventina di giorni. Una volta nati, i pulcini lasciano subito il nido, ma la femmina li segue, attenta, per almeno un mese.

MORETTA

MORETTA La Moretta è un’anatra tuffatrice, difatti può occupare stagni con acque molto profonde, nelle quali si immerge fino a 5 o 6 metri di profondità.  Come accade anche per altre specie di Anatidi, la differenza cromatica tra i maschi e le femmine di Moretta è molto accentuata. Il maschio adulto ha un colore nero brillante, con riflessi violetti sulla parte superiore del piumaggio, ventre e petto bianchi. Il nome scientifico della specie deriva proprio dal colore scuro e cinereo del suo corpo: “fuligo”, cioè cenere. La femmina è invece di colore bruno, che sfuma sui fianchi. Le iridi sono gialle e vivide, le zampe grigiastre. È inoltre gregaria nei confronti di altre specie: giunto il momento di migrare verso le zone calde, spicca il volo insieme a moriglioni e folaghe, assumendo la tipica formazione a “V”. Ottima tuffatrice e nuotatrice, la Moretta può trascorrere lunghi periodi sott’acqua alla ricerca di cibo, un’attività che solitamente avviene al crepuscolo o la mattina presto. Piante acquatiche, erbe e bacche costituiscono la sua dieta principale, che integra con plancton, girini, avannotti e cozze, di cui è ghiotta.

AIRONE CENERINO

Airone CenerinoL’Airone Cenerino si distingue dagli altri aironi per le sue grandi dimensioni: da adulto può raggiungere infatti i 90-98 centimetri e il suo peso può variare da 1 a poco più di 2 kg. Anche l’apertura alare è molto ampia (fino a 170 cm). Gli adulti presentano piume nere sul collo e un ciuffo scuro sulla nuca molto pronunciato; negli esemplari più giovani prevale un piumaggio più grigiastro. Zampe e becco sono gialli. Quando l’Airone cenerino spicca il volo il suo collo si ripiega, assumendo una tipica forma a “esse”. L’alimentazione della specie include pesci, rane, girini, bisce d’acqua, invertebrati e piccoli mammiferi, che l’Airone cenerino trafigge facilmente grazie al robusto becco.

 

GARZETTA

GarzettaLa Garzetta, più piccola dell’Airone cenerino, è particolarmente elegante nel suo candido piumaggio, si apposta sui cespugli o su altra vegetazione acquatica per lanciarsi sulle prede abilmente individuate nell’acqua bassa, ossia pesci, anfibi e invertebrati acquatici. Planando sullo stagno la Garzetta mette in mostra la notevole apertura alare – che può raggiungere anche il metro in larghezza – mentre il becco aguzzo rappresenta un’arma formidabile non solo per catturare le prede ma anche per trafiggerle e “finirle”, prima di ingoiarle. Il nido viene costruito in colonie poste in prossimità dell’acqua, generalmente su arbusti o anche grandi alberi. Le uova vengono deposte in aprile, e covate da entrambi i sessi per circa tre settimane. Presente sia in autunno che in inverno.

 

CORMORANO

CormoranoIl Cormorano presenta un corpo lungo e affusolato di colore nero. Il suo robusto becco ha una caratteristica forma a uncino; grazie a un lungo ed elastico collo a forma di “S” riesce a nutrirsi di pesci, fagocitandoli direttamente nell’esofago. Questa specie spesso raggiunge grandi dimensioni: la lunghezza può variare da 79 a 102 cm e l’apertura alare da 121 a 160 cm. Il peso va da 1,5 finanche a 5,3 kg. Per distinguere i più giovani della specie, basta osservare il colore del piumaggio che, prima del raggiungimento dell’età adulta, ha una tonalità marroncina. Adattabile sia all’acqua dolce sia salata, il Cormorano ha penne permeabili (è privo della ghiandola dell'uropigio, con la quale i volatili impermeabilizzano le loro penna) per cui trascorre molto tempo al sole ad asciugarsi. Le zampe, con grandi membrane, consentono una potente spinta sott’acqua, dove la specie può pescare fino a una profondità di 6 metri. Nonostante questa capacità di immersione, solitamente si alimenta in acque poco profonde, portando la preda in superficie. Il Cormorano è una delle poche specie in grado di muovere gli occhi: questa caratteristica lo agevola  nella caccia della grande varietà di pesci che costituiscono la base della sua alimentazione.

MARTIN PESCATORE

 martin pescatore

Due i caratteri distintivi che rendono questo uccello inconfondibile. Anzitutto il piumaggio, brillante, sfumato di turchese e verde smeraldo sul dorso, mentre il petto appare di un vivo arancione, è difatti il più variopinto degli uccelli italiani. Quindi le sue abitudini alimentari: non è raro osservarlo immobile per ore, appollaiato in prossimità dell’acqua, nella quale è solito tuffarsi non appena individuata una potenziale preda  che cattura con il robusto becco tuffandosi di testa in acqua dal suo posatoio. Dal peso di appena 40 grammi, il Martin pescatore può ingoiare prede relativamente grandi per la propria stazza, anche di pari o superiore dimensione, per poi “finirle” becchettandole insistentemente su una pietra posta nelle vicinanze dell’acqua. Presente tutto l’anno. Costruisce il nido scavando una galleria su rive sabbiose.

FENICOTTERO

fenicottero rosa Alto fino a un metro e mezzo, il Fenicottero è un grande uccello presente praticamente in tutto il mondo. È il più “comune” Fenicottero rosa ad essere tipico delle nostre zone.  Migratrice, svernante e – dal 1993 – anche nidificante in Italia, il Fenicottero si caratterizza appunto per un’elevatissima mobilità. Solo la lettura degli anelli colorati hanno permesso di scoprire come molti individui si spostino per ampie porzioni del Mediterraneo, da una stagione all’altra, a volte all’interno della stessa stagione. Piumaggio rosa – anche intenso – e stretta dipendenza dagli ambienti umidi con buona disponibilità di cibo (tipicamente alghe e molluschi) caratterizzano questa specie. Ma è anche un’altra peculiarità ad aver reso celebre il Fenicottero nell’immaginario collettivo, e cioè quella lunga corsa che precede l’involo, durante la quale risaltano le lunghissime zampe e il collo altrettanto allungato, mentre il becco, tipicamente ricurvo verso il basso, non serve tanto per afferrare la preda, quanto per filtrare direttamente dall’acqua, tramite particolari lamelle, i piccoli microrganismi che costituiscono la parte principale della dieta di questa specie.

info da uccellidaproteggereit disegni da birdinginextremadura.com e federcaccia.org