Donazioni

fai una donazione

Newsletter

Grazie alle Newsletter dell'Ass.ne Le Sentinelle sarai sempre aggiornato sulle nostre attività.
Iscriversi al servizio è semplice e gratuito: inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo e-mail nell'apposita casella e conferma!
Le Sentinelle Ricevi HTML?

Raccomandaci su Facebook

Oasi Variconi

08052011502.jpg

Histats

Chi è online

 46 visitatori online

Terzo settore? Vi spieghiamo cos'é...

                                                     

 

 «Lo chiamano terzo settore, ma in realtà è il primo».

Così si legge proprio in cima alle linee guida per la riforma del cosiddetto “terzo settore”, presentate recentemente dal governo.Il testo prevede già i termini entro i quali dovranno essere emanati i decreti attuativi, che concretamente consentiranno di dare vita alla riforma, con l’obiettivo di costruire un nuovo modello di welfare partecipativo.

 

 

 

 

I punti cardine previsti dal disegno di legge riguardano il riordino delle norme civilistiche, il servizio civile nazionale, la fiscalità compensativa, e fra gli altri anche quelle disposizioni sulle imprese sociali che solo in un primo momento sembravano non essere comprese dal testo ma inserite in un secondo momento a grande richiesta. Ma che cos’è il terzo settore???

Per terzo settore intendiamo quegli enti che operano e si collocano in determinati spazi, non riconducibili al mercato del lavoro, né alle istituzioni statali pubbliche.

Si tratta di una realtà sociale, economica e culturale in continua evoluzione.
Una prima definizione si ritrova in Europa a partire dalla metà degli anni settanta del XX secolo; in Italia il termine si è diffuso verso la fine degli anni ottanta ed ha attirato su di sé l'attenzione degli studiosi che si occupano delle organizzazioni non profit (ONP). Il termine viene utilizzato per indicare pratiche e soggetti organizzativi di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a valenza pubblica o collettiva; il tutto fatto con orientamento altruistico delle relazioni che si instaurano all'interno del terzo settore implicando un coinvolgimento personale degli attori. Le indagini sociologiche mirano a individuare gli aspetti di natura motivazionale, culturale, valoriale ed etica dell’agire volontario nelle organizzazioni non profit. L'approccio economico sottolinea la partecipazione alla determinazione del benessere collettivo priva di fini lucrativi. Gli studi economici indagano sul contributo dato dal TS all'economia del Paese, soprattutto in termini di servizi di cura e di aiuto delle fasce deboli della popolazione
Si tratta di oggetti organizzativi di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.).
Il terzo settore (TS) si differenzia dal Primo, lo Stato, che eroga beni e servizi pubblici, e dal Secondo, il mercato o settore for profit, che produce beni privati, e va a colmare quell'area tra Stato e Mercato nella quale si offrono servizi, si scambiano beni relazionali, si forniscono risposte a bisogni personali o a categorie deboli secondo approcci che non sono legati agli strumenti di mercato, né da puro assistenzialismo. Nel terzo settore vi sono numerosi soggetti attivi come formazioni sociali intermedie. Tra gli studiosi ed analisti non vi è un’idea comune su quali organizzazioni o gruppi rappresentino il terzo settore; altri, invece, ritengono che solo le organizzazioni di privato sociale (OPS), come le associazioni di volontariato, le associazioni di famiglie, le cooperative sociali di tipo A e/o B, le fondazioni, le banche etiche, siano reali rappresentanti del terzo settore. La legge 226 del 1991 ha sancito la costituzione dei C.S.V (centri sociali volontariato).

La legislazione italiana ha finora disciplinato alcuni aspetti del Terzo Settore ma non li ha definiti ancora dal punto di vista giuridico.
Studi recenti hanno evidenziato delle caratteristiche comuni che definiscono i criteri ai quali dovrebbe sottostare l’organizzazione operante nel TS:
• l'assenza di distribuzione dei profitti;
• l'avere natura giuridica privata
• il disporre di un atto di costituzione formale oggetto di un contratto formalizzato o di un accordo esplicito fra gli aderenti;
• l'essere basata sull’autogoverno;
• il disporre di una certa quota di lavoro volontario;
• l'essere un'organizzazione con una base democratica (elezione delle cariche e partecipazione effettiva degli aderenti)