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Aversa Seminario Vescovile: Per la dignità e per la vita

 

L’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso

La Rete civica dell’agro aversano-atellano
organizzano
Incontro tra le realtà impegnate nel contrasto al disastro ambientale e a difesa dei diritti delle popolazioni residenti sul tema
“A CHE PUNTO SIAMO?”
19 giugno 2013
Aversa - Seminario vescovile - ore 18.45

Interverranno: il prefetto Donato Cafagnail sac. don Maurizio Patriciello, concluderà  S.E. mons. Angelo Spinillo
L’incontro farà sintesi delle azioni messe in atto dai diversi soggetti convenuti proponendo, soprattutto, ipotesi per un impegno comune con obiettivi condivisi per la rinascita civile ed economica della nostra terra.

Nel corso dell’incontro, saranno proposte le linee generali per il percorso, in ambito diocesano, di “SALVAGUARDIA DEL CREATO” promosso unitariamente dalle Chiese Cristiane in Europa, e che vedrà in Italia la sua ottava edizione dal 1° settembre 2013

“Come la peste nel Seicento” così la Commissione parlamentare d’inchiesta ha definito il diffondersi delle patologie determinate dal disastro ambientale nel nostro territorio. Il 19 giugno s’incontrano le realtà attive nell’agro aversano, per tracciare le linee di un percorso comune.

Il tema è: che fare?

Dalle falde del Vesuvio, alle foci del Volturno una terra benedetta, che ha generato e sostenuto per millenni la vita di genti laboriose, oggi soffre e procura sofferenze per la condotta criminale di pochi, per l’ignavia di molti. Fumi tossici e veleni non appestano solo il nostro presente, ma soprattutto oscurano ogni prospettiva futura. Qui è sempre più difficile essere giovani.

Questa tragedia si consuma nel contesto del più generale disastro dell’economia nazionale: la povertà s’intrufola perfino nelle case di insospettabili. Dalle nostre parti: una vera e propria desertificazione industriale, con disoccupazione alle stelle e i poteri criminali che, malgrado i colpi subiti, non mollano la presa.

Tumori, malformazioni e patologie talvolta oscure falciano in tutte le fasce d’età e soprattutto stanno minando alla base la salute dei bambini. Ormai lo sappiamo.

Don Maurizio Patriciello dice che, di fronte all’ennesimo lutto, la sua gente non chiede: “Di cosa è morto”; ma: “Dov’era?” Il tumore, naturalmente.

Il disastro profondo e diffuso è stato prodotto da criminali, ma anche grazie alla connivenza di uomini delle istituzioni o addirittura in società con uomini dello Stato, figure oscure e inafferrabili, ma onnipresenti nei passaggi  più ignobili della nostra storia repubblicana. Sappiamo anche questo. Quel che non sappiamo ancora è come uscire dal tunnel, mentre sappiamo che nessuno ce ne tirerà fuori e pochi ci aiuteranno.

La deriva non è inarrestabile, ma intanto non si arresta. Continuano sversamenti e roghi, punteggiati qua e là da abbandoni demenziali di sacchetti di rifiuti urbani. Ma è ben evidente a tutti che è di rifiuti industriali che si sta morendo.

Eppure, forse anche per i colpi finalmente inferti al “sistema” criminale, la cultura dell’illegalità non sembra più così irresistibilmente attrattiva, com’è stata per decenni. Si avverte, sotto traccia, la vaga tentazione di cercare strade nuove, di volercela fare da soli. Così ci si guarda intorno con maggiore disponibilità; qua e là quasi si cede alla “scandalosa” tentazione del NOI. Niente di così vistoso, per carità, ma abbastanza da poter riaccendere la speranza. Se non fosse per la crisi….

Le idee non mancano. Alcune cominciano a circolare. Solo poche, purtroppo, si sono già pienamente concretizzate. Ma quel che di buono nasce nel nostro territorio ha qualcosa in più: un profilo di originalità, che si associa a un sapore di antico. Quel che nasce, nasce…malgrado tutto e perciò ha una particolare dignità.

Resiste quel che sa innestarsi su radici preesistenti: giovani mani, che ripetono e rinnovano gesti antichi. Va a buon esito quel che è sostenuto da spirito di comunità. “I ragazzi di don Peppino Diana”, le Sentinelle dell’Oasi dei Variconi, le realtà della Nuova Cooperazione Organizzata, gli “abbronzatissimi” di Faso Zekola: voci diverse, che cominciamo a percepire come un coro.

Il prossimo settembre le diverse Chiese cristiane, in unità d’intenti, chiameranno i fedeli all’impegno per la “Salvaguardia del creato” e in settembre cade anche “Puliamo il Mondo”, edizione italiana di “Clean Up the World”, la più importante manifestazione mondiale per la riconciliazione tra uomo e ambiente. Un’occasione da non perdere, per una terra che deve tornare bella e prospera, per la dignità e per la vita di noi tutti. Appuntamento al 19 giugno.  Seminario Vescovie, Aversa P.zza Normanna, 10

Stefano Di Foggia

(pubblicato in Osservatorio cittadino del 16.06.2013)