Domenica 17 aprile, anche in Campania,  si vota per il referendum sulle trivelle, promosso dal Coordinamento Nazionale No Triv.  Sarà possibile votare nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23. Il mutismo e la poca informazione dei media ci preoccupa molto!

 

A parer nostro serve a  rendere non consapevoli ed informati gli italiani, in modo da non raggiungere il 50% + 1 del corpo elettorale e quindi ad invalidare il referendum.  Purtroppo oltre alla disinformazione e indifferenza,  c’è scarso interesse sull'argomento.

 

 

 

Nel nostro piccolo cerchiamo di fare informazione. Dunque siamo chiamati ad esprimere il nostro parere, attraverso un referendum abrogativo, sul “rinnovo della concessione per l'estrazione di gas o petrolio dai giacimenti sottomarini, entro le 12 miglia dalla costa italiana”.

Il quesito riguarda la durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate, in quanto fortunatamente per le nuove trivellazioni esiste già una legge che le ha  vietate, ma si dovrà dare parere favorevole o contrario sull'abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell'articolo 6 del dlgs n. 152 del 2006, limitatamente alle parole: "Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale".

 

Inutile dire che noi come tutti gli ambientalisti, siamo a favore dell'abrogazione, per cui voteremo SI in modo da non consentire il rinnovo delle licenze fino allo svuotamento del bacino. Comunque potranno continuare le estrazioni fino alle scadenze contrattuali nei giacimenti già esistenti. Ovvero ancora per 5, 10 anni per alcune e 20 anni per altre. Per cui il rischio ambientale non è del tutto bandito!

 

Quello che vorremmo è che, invece di continuare estrarre petrolio e gas, si pensasse seriamente a fonti di energia rinnovabili, sostenibili e alternative.