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Terra dei fuochi: arrivano i fondi ai Comuni.

 

Arrivati i fondi per il patto della Terra dei fuochi; il Ministero dell’Ambiente e la Regione Campania hanno dato il consenso per lo stanziamento di soldi ai comuni del napoletano e del casertano.

 

Ecco la lista dei comuni interessati ai finanziamenti e le cifre ricevute:

Giugliano, Parete, Villaricca e Melito (un milione di euro), Caivano e Crispano (cinquecento mila euro), Frattamaggiore e Sant'Antimo (499mila euro), Saviano e Noila (399mila euro),  Marigliano, Brusciano, Castello di Cisterna e Mariglianella (728mila euro), Marano (250mila euro), Striano, San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania e Somma Vesuviana  505mila euro), Afragola (249mila euro), Casalnuovo e Pomigliano d'Arco ( 249mila euro),  Qualiano e Calvizzano (499mila euro), Mugnano (30mila euro), Villa Literno (30mila euro), Casandrino (30mila euro), Castel Volturno e Mondragone (470mila euro), Aversa (30mila euro), Villa di Briano (30mila euro), Orta di Atella (30mila euro), Casamarciano (30mila euro),  Terzigno (30mila euro), Sant'Arpino (30mila euro),  Casal di Principe, San Cipriano e Casapesenna (90mila euro), Caserta e Maddaloni (340mila euro), Napoli (30mila euro), Carinaro e Scisciano (60mila euro), Cesa (121mila euro), Trentola Ducenta e San Marcellino (495mila euro), Casaluce (30mila euro),  Acerra (30mila euro), Casoria (30mila euro), Cercola (31 mila euro).

Uno stanziamento di fondi totale che aggira attorno ai 7 milioni di euro. Una bella somma, per poter lavorare! Non dobbiamo assolutamente pensare che la problematica della "terra dei fuochi" sia un qualcosa che appartiene al passato recente.Tuttora siamo dinanzi al pericolo di contaminazione dei terreni, e di conseguenza, dei prodotti ricavati da essi.

Ecco perchè riteniamo opportuno che si continui a parlare di questa emergenza, facendo in modo che non cada tutto nel dimenticatoio e lo Stato continui a darci le risposte che meritiamo.

Ci auguriamo che le amministrazioni comunali coinvolte possano utilizzare questi fondi stanziati in maniera efficiente e produttiva. Dati ufficiali di mappature del territorio ci testimoniano la bontà del lavoro fatto, e la grande mole di quello ancora da fare.

La speranza è di recuperare i nostri territori, affinchè si possa costruire un futuro più "verde".