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Messaggioda Futurama » 12/06/2014, 11:33

Inquinamento indoor: sotto la lente dell’Istituto Superiore Sanità lo studio dei principali agenti contaminanti


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Fornire un quadro di riferimento nazionale sull’inquinamento indoor, pianificare metodologie per rilevare i principali inquinanti, adeguare l’Italia agli standard comunitari sull’esposizione ad agenti chimici e biologici all’interno degli ambienti. Sono questi gli obiettivi delGruppo di Studio Nazionale “Inquinamento indoor” dell’ISS.

Il punto è stato fatto durante il workshop del 28 maggio “La qualità dell’aria indoor: attuale situazione nazionale e comunitaria”.

Il Gruppo di Studio, ormai da diversi anni, sta lavorando :
- per accrescere le conoscenze scientifiche per la messa a punto di strategie di controllo degli ambienti di vita;
- per sviluppare strategie di monitoraggio sui composti organici volatili in ambiente indoor e sull’inquinamento di origine biologica dell’aria;
- per svolgere, inoltre, un’analisi critica delle attuali conoscenze sulla presenza di CO2 e H2S in ambienti indoor-residenziali e si occupa dell’adeguamento normativo dell’Italia agli standard europei.

In tempi più recenti sta inoltre valutando strategie di monitoraggio del materiale particellare e della sua caratterizzazione chimica, di fibre e amianto, dei processi di combustione in ambienti di vita e sta studiando l’influenza dei parametri microclimatici sull’inquinamento indoor.

In Italia attualmente non esiste una normativa di riferimento per gli ambienti indoor e le maggiori informazionirelative ad alcuni valori guida o di riferimento da utilizzare per un primo confronto, sono quelli che possono essere reperiti nella letteratura scientifica o nella normativa di altri Paesi europei o quelli elaborati dall’OMS. Pertanto è ormai maturo adeguare il quadro normativo italiano di riferimento con l’emanazione di specifiche linee guida nazionale.

L’obiettivo è quello di avere indicazioni che possano costituire un punto di riferimento omogeneo per tutti gli operatori presenti sul territorio nazionale (tempi e procedure da utilizzare, limiti o standard da adottare) che si trovano chiamati a rispondere sull’tema dell’inquinamento in ambienti di vita.

Nell’ultimo decennio, infatti, il tema della qualità dell’aria indoor (scuole, uffici pubblici e privati, luoghi di lavoro, abitazioni, ambienti di vita collettiva, mezzi di trasporto pubblici e privati, ambienti di ristorazione, cinema, teatri, banche, biblioteche, piscine) ha avuto sempre più risonanza sia per gli aspetti di natura economica(politiche di efficienza energetica) che per quelli di natura igienico-sanitaria.
Futurama
 
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